Oggi il blues in Italia è più vivo che mai. Ognuno di questi 9 artisti ha reinterpretato il genere in maniera originale. Non esiste un solo sound: qui troverete bluesman e blueswoman, band e duo con personalità, con una voce artistica che rinnova il genere senza perdere mai il contatto con le radici del blues. In fondo, si sa, il Mississippi è un fiume enorme in cui si gettano mille affluenti.
Ciosi
Nome d’arte di Federico Franciosi, un chitarrista blues davvero interessante. La sua tecnica di flatpicking unisce le sonorità del blues a quelle del folk. Con una tecnica molto pulita dà vita a improvvisazioni quasi jazzistiche. Un vero one man band dato che oltre all’acustica può suonare contemporaneamente anche armonica e table neck. È perfetto per chi non si aspetta che il blues abbia una sola faccia ma apprezza l’old style.

Enrico Cipollini
Enrico Cipollini è, tra gli artisti indipendenti, il più sorprendente. Il ragazzo got the blues, nel vero senso del termine. Suona magnificamente il drobo e ha una bella voce. Il suo è uno stile di rock blues estremamente americano e il suo ultimo album, Crossing, è indistinguibile da una grande produzione americana pur essendo indipendente. Possiede un suono profondo e corposo che trasporta in una vecchia città della Louisiana, dove il whisky è forte e non resta altro che partire. È adatto per gli intenditori che non vogliono perdersi una delle migliori ultime uscite.

Arianna Antinori
Dedicato a chi vuole ascoltare rock blues italiano cantato in italiano, l’ultimo album di Arianna Antinori rappresenta una scelta raffinata. La sua voce e il modo di strutturare le canzoni e lo stare sul palco è preso dalla seconda metà degli anni ’60. Il suo non è un semplice emulare, ma un modo di vivere e intendere la musica da vera blues woman. Per chi vuole ascoltare del buon rock blues psichedelico alla Janis Joplin ma che sia intimamente originale.

Nick Becattini
È in pista dal 1985 e il suo sound blues è improntato sul rock blues di tipo chitarristico. Negli anni ’90 vive nella terra del blues elettrico: Chicago. Decisamente conosciuto negli USA, in Italia questo grande chitarrista blues dovrebbe essere davvero più ascoltato e valorizzato, nessuno è profeta in patria. Non è adatto a chi non ama il rock blues dove la chitarra fa da padrona indiscussa, ma è perfetto per chi vuole sentire un “vecchio” purosangue che sa ancora mordere il freno.

The Blues Queen
Mario Federico, Alessandra Bene, Marco Cattolico e Gianpaolo Feola formano questa blues band dal suono fresco, divertente e impeccabile. La voce estremamente black di Alessandra Bene è la protagonista assoluta mentre il loro stile prende molto dai classici del blues mixandoli con l’atmosfera rilassata dello swing. la band The Blues Queen è l’ideale per chi ama divertirsi ascoltando musica davvero buona.

Daniele Mammarella
Un virtuoso dell’acustica, eccezionale nel finger picking. Le sue sono canzoni strumentali con un ritmo incalzante che non si ferma mai. Pur essendo un solista non manca la corposità nella sua produzione poiché riesce contemporaneamente a utilizzare stili differenti creando l’illusione di essere accompagnato da un set di musicisti. Daniele Mammarella è indicato per chi cerca uno stile peculiare che si rifà alla tradizione di Tony Emmanuel e insieme dei grandi chitarristi blues.

Mora & Bronski
Uscendo dall’abito del giornalista e indossando quello dell’appassionato, posso affermare di essere un grandissimo fan di questo splendido duo che racchiude il sentimento insito nella musica blues all’interno di una struttura musicale italiana, riuscendo perfettamente a bilanciare i due ambiti senza snaturarli, come mi ha rivelato Fabio Mora in un’interessante intervista. Il loro è un vero bluesautorato: hanno la capacità di raccontare storie ed emozioni con lyrics estremamente curate mixandole con un sound sornione, profondo e orecchiabile.

Betta Blues Society
Stiamo parlando di una band dinamica che appassiona proprio perché ha passione. La voce della band è di una blues woman versatile e i componenti sono virtuosi. Nel loro blues scorre forte il jazz e l’alchimia della band sprigiona un ritmo coinvolgente. La loro è una musica adatta a una fumosa sala in cui ballare e lasciarsi andare come in un juke joint o un jazz club. Ci sono tutti gli ingredienti immancabili che formano una band da non farsi scappare.

Superdownhome
Sono un duo potente, con stile. Due veri signori del blues che alla sapienza tecnica accompagnano la presenza scenica. Il loro è un power rural blues che attira attenzioni a livello internazionale. Poche band e personalità della musica oggi possono dire di avere un progetto così ben strutturato in Italia. La chimica tra Beppe Facchetti ed Enrico Sauda crea un muro del suono oscuro e distorto che colpisce l’ascoltatore. La band si impegna a rispettare le origini del blues ma ne riattualizza gli stilemi. Per questo i Superdownhome sono perfetti per i veri intenditori del genere.

Se siete arrivati alla fine dell’articolo vi lascio una bella playlist da ascoltare
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[…] Di recente Daniele Mammarella è stato anche annoverato tra i nove migliori artisti blues contemporanei dal sito Music in Progress. […]
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