Sfruttiamo questo periodo che ci vincola a casa per scoprire, o riscoprire, degli ottimi album che in molti casi sono passati in sordina, lontano dalle nostre orecchie. La lista, non esaustiva, intende proporre alcuni cd e band che declinano il blues rock con originalità e secondo tutte le modalità possibili; facciamo un’incursione nel mondo della musica attraverso album recenti e datati, ma tutti nati sotto il segno del rock. Ci riserviamo la possibilità di imbrogliare.
articolo scritto da Ilaria Marcoccia e Sergio Mancuso
Saint Jude – Diary of a Soul Fiend (2010)
Un album blues rock che si rifà ai Rolling Stones, tutto da riscoprire. La storia della band, e del loro unico album, è stata come una meteora del mondo del rock’n’roll, una prova unica, un’esplosione pura di rock blues sporco con un pizzico di soul fatto bene. Hanno partecipato a numerosi festival inglesi ma anche in Germania e a Roma, al raduno Harley Davidson del 2013, fino allo scioglimento. La band London based era composta dalla front woman Lynne Jackaman con la sua voce particolare condita di soul, Lee Cook alla batteria, Scott Wiber al basso e Adam Green alla chitarra, che morì due anni dopo la registrazione dell’album. Per questo esordio i riconoscimenti non sono mancati, anche da parte degli stessi Rolling Stones con i quali hanno condiviso il produttore Chris Kimsey mentre lo stesso Ronnie Wood ha suonato insieme a loro nel gennaio 2010 al 100 Club di Londra.
The Temperance Movement – The Temperance Movement (2013)
Restando sulla stessa scia blues rock e rimanendo sempre a Londra, ecco una band dalle sonorità mature: nel complesso ciascun artista possiede una buona carriera alle spalle avendo fatto parte di gruppi come Jamiroquai, Rooster, The Waterboys e i Feeder. Il loro è uno stile unico, che salta agevolmente dal Rhythm’n’blues al Southern passando per un tono più pop, ma senza perdere lo spessore musicale, tanto che nel 2014 hanno aperto a Vienna, Dussendorf e Berlino per i Rolling Stones e raggiunto, nel 2016, oltre le 31 mila copie vendute per questo self-titled album. L’esordio risale al 2013 ed è assolutamente da riascoltare oggi in quanto la band ha subito una rivoluzione a causa dell’uscita definitiva del cantante e fondatore Phil Campbell.
The Answer – Rise (2006) / Revival (2011)
Una band Nord Irladese con stile rock blues hard, che ha venduto ben oltre le 100 mila copie, dimostrando uno stile dapprima unico e che negli anni ha mantenuto una solidità artistica e linearità del sound, proprio per questo vi consigliamo l’ascolto di due album all’interno della storia: l’esordio, Rise del 2006 e l’album uscito nel 2011, Revival. Joe Elliott, leader dei Def Leppard, è un fan della band così come lo è il grande chitarrista Jimmy Page, che ha assistito ai loro concerti presentandosi in pubblico con la maglia di supporter ufficiale. Page ha inoltre dichiarato che se si fosse voluto capire come erano i Led Zeppelin live negli anni ’70, sarebbe bastato andare a vedere i The Answer. Il loro stile ha una forte matrice proprio nei Led Zeppelin, e come loro, possiedono un solo chitarrista; eppure restano singolari grazie ai rimandi hard e alle sfumature provenienti dai toni degli Aerosmith. Oltre ad essere una band dalla indubbia fama mondiale, sono stati inseriti nel gioco Guitar Hero World Tour e hanno aperto per Paul Rogers, Aerosmith, Whitesnake, The Who e Rolling Stones.
King Solomon Hicks – Harlem (2020)
Un album fresco d’uscita quello dell’esordiente King Solomon Hicks che dimostra di essere un musicista e cantante professionista, e che suona il vero blues ma con molte sfumature jazz. D’altronde si tratta di un prodigio del genere, che sin da piccolo si esibiva in locali storici come il Cotton Club a New York. Prodotto da Kirk Yano e dalla Mascot Label Group, Harlem è ricco di un blues elegante, suonato con maestria e con contaminazioni R&B, soul e funk. Qui trovate la recensione completa dell’album.
Blackberry Smoke – Little Piece of Dixie (2009) / The Whippoorwill (2012)
Questa band di Atlanta, Georgia, sono un vero gruppo Southern Rock con uno stile ben radicato all’interno della Dixieland fin nelle ossa, perfino nel vestiario: Charlie Starr, voce e chitarra, ha un tono vibrante, il basso di Richard Turner e la chitarra di Paul Jackson sono una parte del quintetto molto conosciuto in America, e ben conosciuti anche da noi in Italia. Hanno calcato più di 20 stage con Zac Brown Band, ma anche con i Lynyrd Skynyrd e ZZ Top, insieme alla collaborazione con Gov’t Mule. Sono apparsi in diverse serie televisive come NCIS New Orleans e hanno costruito nel tempo uno stile perfettamente riconoscibile che permetterà di viaggiare sulle Highway Americane rimanendo comodamente seduti in casa.
The Magpie Salute – High Water I (2018)
Album di debutto di Rich Robinson, chitarrista solista dei Black Crowes: High Water I è una miscela sapientemente dosata di rock, southern, blues, psichedelia e atmosfere hippie. I fratelli Robinson sono la forza motrice di un certo tipo di rock’n’roll vecchio stampo, ma i dissapori tra i due furono la causa della rottura dei Black Crowes, una band che aveva fatto la storia degli anni Novanta vendendo decine di milioni di dischi. L’album è una matura opera di professionisti, che possono permettersi di sperimentare con sonorità meno mainstream grazie al successo accumulato negli anni. Qui trovate la recensione completa dell’album.
Chris Robinson Brotherhood aka CRB – Big Moon Ritual (2012)
Questo è invece il debutto di Chris Robinson, cantante e leader dei Black Crowes e della sua band, formata dal il tastierista Adam Macdougal, sempre dei Black Crowes. Il loro è un rock blues vecchio stile, con lunghe tracce che fanno un salto nel tempo del rock blues anni ’70. Il tutto condito da quel tocco psichedelico, che non guasta in una jam band in grado di giocare con sonorità nuove, fresche. Seguendo la scia tipica di band come i The Allman Brothers Band e i Derek & The Dominos, il disco vi trasporterà un un’ora onirica e visionaria, a cui potrete tranquillamente abbandonarvi a nuove sensazioni.
Superdownhome – Twenty*Four Days (2017)
Questo duo blues rock moderno italiano viene da Brescia e ha rappresentato l’Italia alla Blues Chellenge di Memphis e partecipato al Pistoia Blues Festival del 2018, aprendo per i Supersonic Blues Machine e Billy Gibbons. Il tutto ottenendo ottimi riscontri di pubblico sia in patria che anche in Francia e in America. Beppe Facchetti ed Henry Sauda si presentano elegantemente vestiti, come dei vecchi bluesman, e con strumenti tradizionali, come la cigar box; il loro modo di fare musica con poco vi sorprenderà. In questo album collaborano con l’elettrica di Popa Chubby. Qui potete leggere l’intervista.
Blues Traveler – Four (1994)
Il blues rock dei Blues Traveler è sofisticato e con un pizzico di psichedelia. Il Frontman aggiunge tanta armonica e una voce particolare creando un mix perfetto per una band che ha raggiunto un grande successo e che si venne a formare nell’ormai lontano 1987. Four è da ascoltare perché proprio con questo, il quarto album registrato, raggiunsero la maturità artistica ed esplosero per il grande pubblico conseguendo vendite eccezionali.