La musica è una potente arma nell’arsenale umano, una delle più pure rappresentazioni di quello che di buono siamo in grado di fare. Oggi, in questi tempi particolari, dobbiamo essere grati e più che mai attenti a coloro che la musica la producono e vivono dell’arte. È per questo che mi ritrovo qui a parlare del passo di un cantante che ha deciso di esplorare un mondo nuovo con il suo primo singolo. Mirco Salerni, classe 1974 di Pescara, è sul campo da gioco della musica live da quando aveva 19 anni.
Stimato e conosciuto dal pubblico nazionale come uno dei migliori interpreti di Vasco Rossi con i Kom, inizia fin da giovanissimo un viaggio attraverso i vari step della musica. Mirco Salerni è un Journeyman, un professionista abile nel suo lavoro che si è fatto strada attraverso una lunga gavetta, fino ad arrivare a suonare davanti a 30.000 persone in apertura del concerto al Rimini Beach Arena (b-side del mega evento di Modena Park).

Aggrapparsi alla musica come un salvagente, decidere in pieno tempo di Covid-19 di elaborare, creare e lanciare un singolo ha sicuramente in sé il seme dell’audacia e della follia. Per questo invito ad ascoltare Scivolerai Leggera. Personalmente, ho apprezzato il lancio di questo singolo perché condivido il bisogno di un artista di emanciparsi, di creare sonorità proprie soprattutto in un momento come questo dove un musicista deve lottare per rimanere ancorato alla realtà e fare la cosa giusta.
La canzone è anche una bella poesia che parla di fragilità, distanza e di inerme assecondare del tempo fino a un processo di rinascita e resurrezione: una catabasi vera e propria dove Salerni si rivolge non solo a una donna in particolare ma anche al suo lato femminile.